
Il silicone è un materiale molto utilizzato per sigillare superfici e materiali vari grazie alla sua resistenza all’acqua e alla capacità di aderire a diversi tipi di superfici e materiali. Tuttavia, quando si secca e si indurisce la sua rimozione può essere difficoltosa, soprattutto se si vuole evitare di danneggiare le superfici sottostanti.
Gli strumenti necessari
Prima di procedere a togliere le tracce di silicone secco è necessario preparare accuratamente l’are in cui lavorare. Si consiglia di indossare i guanti di protezione per evitare il contatto diretto con eventuali prodotti utilizzati come i solventi e indossare gli occhiali protettivi per evitare schizzi improvvisi e il contatto con gli occhi.

Ventilare adeguatamente l’ambiente è fondamentale quando si utilizzano sostanze chimiche per la rimozione del silicone. Infine, occorre predisporre tutti gli strumenti necessari come le spatole in plastica, vari tipi di raschietti, solventi per silicone e panni asciutti per la pulizia e la rimozione dei residui. Si inizia con l’ammorbidire il silicone.
Questa operazione può essere effettuata passando il phon a temperatura moderata. L’acqua calda invece può aiutare ad ammorbidire le tracce di silicone più ostinate, agevolando così la successiva rimozione manuale. Quest’ultima operazione può essere fatta utilizzando semplici strumenti come spatole e raschietti, come vedremo meglio nel successivo paragrafo.
Come togliere le tracce di silicone secco
La rimozione meccanica e manuale delle tracce di silicone secco può essere effettuata mediante l’uso di strumenti per staccare il materiale della superficie interessata. Spatole di plastica e raschietti con lama affilata sono molto utili per staccare il silicone secco da superfici in materiali delicate come il vetro o la ceramica.

In questa operazione è necessario mantenere un angolo di lavoro basso per evitare di procurare graffi. Se il silicone è particolarmente duro e resistente è possibile ricorrere all’uso di lame da taglio affilate, anche se in ciò occorre più attenzione e cautela per evitare di danneggiare la superficie. Occorre procedere lentamente ed esercitando poca pressione alla volta.
Un alternativa valida ed efficace consiste nell’utilizzo di strumenti elettrici come trapani dotati di accessori specifici per la rimozione del silicone. questi strumenti consistono di effettuare una rimozione del silicone secco più veloce, precisa e senza fatica ma devono essere impiegati con attenzione per evitare abrasioni accidentali. Meglio prima testare su una piccola porzione più nascosta.
L’uso di solventi chimici
I solventi chimici possono essere efficacemente utilizzati per ammorbidire e rimuovere le tracce di silicone secco. In commercio esistono prodotti specifici e formulati per sciogliere il silicone senza danneggiare le superfici sottostanti. Occorre seguire le istruzioni riportate sulla confezione e rispettare i tempi di posa raccomandati per avere i migliori risultati.

Prima di applicare il solvente, si raccomanda di pulire bene la superficie con un panno asciutto per rimuovere polvere, sporco e residui. Poi il prodotto deve essere applicato in modo uniforme alla zona da trattare, lasciando agire il tempo indicato sulla confezione. Durante questa fase mantenete un’adeguata aerazione dell’ambiente.
Trascorso il tempo di posa, il silicone secco apparirà ammorbidito e più malleabile e potrà essere più facilmente rimosso tramite l’uso di una spatola di plastica o un raschietto. Gli eventuali residui di solvente devono essere rimossi con un panno umido, badando ad asciugare completamente la superficie per evitare la formazione di aloni o di macchie.
Pulizie finali
Dopo aver rimosso le tracce di silicone secco con uno dei metodi appena descritti occorre effettuare una pulizia accurata della superfici trattata per evitare che residui di solvente o frammenti di silicone rimangano dispersi. Si possono usare detergenti neutri e panni in microfibra per ripristinare l’aspetto originale della superficie appena trattata.

Se il materiale da cui abbiamo staccato il silicone secco è poroso o delicato, si procede a una pulizia finale senza l’utilizzo di prodotti chimici aggressivi, scegliendo soluzioni più delicate come acqua con un poco di aceto bianco o alcool denaturato. Questi prodotti consentono di rimuovere gli eventuali residui ma senza danneggiare il materiale.
Infine, se si deve procedere con l’applicazione di un nuovo strato di silicone è essenziale che la superficie da trattare sia completamente asciutta e libera da residui precedenti. Infatti, un’adeguata preparazione della superficie consente una migliore adesione del nuovo silicone, prolungando la durata e l’aspetto complessivo del lavoro eseguito.