
I tessuti d’arredo costituiscono elementi estremamente diffusi da sempre ma anche complessi per differenziazione, materiale ed utilizzi. Non tutti sono adatti ad ogni stagione e mantenerli freschi e puliti in prossimità o in presenza dell’estate corrisponde ad una operazione non sempre facilissima da definire.
Come mantenerli adeguatamente puliti e freschi in estate?
Cosa sono i tessuti d’arredo
Il termine “tessuto d’arredo” non definisce un oggetto o uno “scopo” specifico quanto piuttosto un elemento che viene sempre sviluppato in stoffa e che può avere un ruolo principalmente estetico ma anche pratico, ad esempio per coprire e quindi proteggere divani, poltrone cuscini ma anche parti di infissi, quindi risultare parte del tendaggio di casa.

La stoffa trova sempre enorme facilità nell’applicazione presso gli arredi, in particolar modo appare molto più semplice considerare agibile cambiare una stoffa d’arredo piuttosto di un intero mobile o sezione di casa. D’altro canto in particolare in estate il caldo ma anche la polvere possono ridurre la resa estetica, e non solo dei tessuti d’arredo.
Tra i tessuti d’arredo sono spesso categorizzati anche tutti o quasi gli esemplari di tappeti e tappezzeria di sorta, in quanto anche il pavimento viene identificato come parte dell’arredo di un abitato.
Con l’estate oramai giunta, è fondamentale prendersi cura un po’ più spesso dei tessuti già presenti in casa. Come farlo?
La pulizia ordinaria dei tessuti di arredo
Per pulizia ordinaria si fa riferimento a quella concepibile attraverso pochi e semplici azioni, ovvero quella che non rappresenta una forma di urgenza, dovuta ad esempio a macchie di sporco improvvise, quanto più alla rimozione della polvere più o meno superficiale.
Essendo numerosi i tipi di tessuto ma anche le tinte, è bene procedere con attenzione.

Nella maggior parte dei casi è fortemente consigliabile l’impiego di un aspirapolvere, che provvede ad eliminare gran parte della polvere accumulatasi naturalmente. Buona parte della polvere proviene direttamente dalla presenza delle persone, subito dopo la percentuale principale è costituita da quella ambientale, che viene spostata in casa e viene celata proprio dai tessuti.
Conviene farlo di buon mattino, in una giornata assolata e non troppo ventosa ma ventilata, se non siamo possibilitati all’uso di un aspirapolvere, impiegare un battitappeti (o un battipanni) identifica una buona soluzione, farlo però in prossimità di porte o finestre, in un ambiente ben areato, è la migliore soluzione possibile.
Disinfettare
Eliminare i batteri ed i micro organismi è possibile attraverso l’impiego di detergenti specifici oppure con il vapore, elemento che però deve essere compatibile con il tipo di materiale di cui disponiamo. I tessuti d’arredo possono essere costituiti da lana, lino, ma anche cotone, raso, velluto e alcanatara, tutti diversi e con delle peculiarità .

Nella maggior parte dei casi gli odori sgradevoli possono essere eliminati impiegando del bicarbonato di sodio o sale, da rilasciare e da mantenere per almeno un’ora sui tessuti, questi eliminano gli odori e le tracce di umidità . Il bicarbonato di sodio così come il sale può essere allungato con una piccola percentuale di acqua, sfregato delicatamente e poi rimosso successivamente con una spazzola morbida.
Se abbiamo la possibilità di sfoderare e quindi separare i tessuti, possiamo lavarli in lavatrice oppure a mano, in questo caso può essere fondamentale controllare eventuali indicazioni sulle etichette, in merito al lavaggio. Se queste non sono presenti, controllare con attenzione il materiale, prudentemente conviene lavare sempre a basse temperature (30 – 40 gradi al massimo).
Ogni quanto spesso pulire?
L’estate è il periodo di maggior esposizione agli agenti esterni, per i tessuti d’arredo, quindi la tendenza a sporcarli è maggiore. Tra la primavera e la bella stagione è bene, quindi almeno una volta l’anno, provvedere con una pulizia totale e radicale dei tessuti d’arredo, al fine di eliminare più sporco possibile così come gli odori accumulati.

Una pulizia con l’aspirapolvere non dovrebbe mancare almeno una volta ogni 1-2 mesi, mentre il caso di macchie è bene provvedere immediatamente, specialmente in caso di tessuti pregiati: se si tratta di macchie umide, riutilizzare metodi in grado di far seccare lo sporco, come il già menzionato bicarbonato, il sale oppure il borotalco.
Se la macchia è più secca, possiamo sfregare leggermente con una soluzione formata da detergente neutro oppure acqua e sapone per piatti, senza effettuare una pressione eccessiva, ma anche in questo caso, lasciando agire, poi risciacquare (senza eccedere) poi rimuovere il tutto con un panno in microfibra e lasciare asciugare per alcune ore.