Rosmarino che si secca? Ecco l’orario migliore per innaffiarlo senza errori

Il rosmarino è una fra le piante aromatiche più amate e coltivate da sempre, Resistente, robusta, questa pianta può essere coltivata facilmente nell’orto, in un angolo del giardino o in vaso, perché non richiede tante cure. È importante, però, annaffiarla nelle ore del giorno più indicate, altrimenti il rosmarino potrebbe seccarsi e scuparsi.

Quando annaffiare il rosmarino

Il rosmarino è una pianta incredbilmente resistente e adattabile, cresce tutto l’anno anche se non riceve troppe attenzioni, ma ha bisogno di un apporto d’acqua corretto. Non ti comunicherà se sta ricevendo troppa acqua o troppo poco acqua, perciò dovra fare molta attenzione e ricordarti di toccare il terriccio con le dia, prima di annaffiare la pianta.

Come ogni pianta, anche il rosmarino va annaffiato al mattino presto e verso sera, mai durante il giorno, perché potresti provocargli uno shock termico. Se durante l’autunno e l’inverno la pianta va innaffiata sporadicamente, in estate ha bisogno di un pporto d’acqua maggiore, facendo attenzione, però, a non causare la formazione dei ristagni idrici.

In linea di massima, ti converrà toccare il substrato per constatare se il rosmarino necessita di acqua: quand il suolo è del tutt asciutto, dovrai annaffiarlo. Questa pianta prospera bene in un luogo soleggiato e leggermente umido. Un piccolo trucco, per migliorare la salute del tuo rosmarino. è smuovere la superficie del terriccio in maniera tale da permettere una maggiore circolazione di aria e luce al suo intern.

Coltivare il rosmarino in vaso: alcuni consigli pratici

Anche se abtuato a crescere nei contesti più ostili, il rosmarino si preste molto bene alla coltivazione in vaso. È una pianta perenne, perciò non deve essere ripiantata ogni anno. Una volta sistemata nel vaso, posizionata in un angolo della casa soleggiato, potrai usare i suoi caratteristici rametti in cucina per più anni di fila.

Quel che conta è assicurare alla pianta quelle poche, ma indspensabili attenzioni. Una di queste, come abbiamo già detto, è l’nnaffiature: il rosmarino ha bisogno di un terreno che sia sempre leggermente umido, per prosperare. Meglio innaffiarlo durante le prime ore del mattino o verso sera, quando le temperature cominciano a calare.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la posizione: il vaso di rosmarino puà essere anche collocato in cucina, per poter raccogliere più velocemente i rametti. È importante, però, sistemarlo nei pressi di un finestra, così da permettirgli di ricevere la luce del sole per più ore al giorno e lntano dalle fonti di calore.

Rosmarino in vaso: concimazione e potatura

Il rosmarino è una pianta dalle radici molto profonde. Quando è coltivato a terra, le sue radici hanno tutto lo spazio necessario per svlupparsi e andare alla ricerca delle sostanze nutritive di cui la pianta ha bisogno per crescere bene. Se coltivato in vaso, lo spazio è più ridotto: per questa ragione è importante concimare la pianta regolarmente.

In primavera e durante l’estate sarebbe utile dare del concime liquido specifico per le piante aromatiche al rosmarino. Durante la stagione autunnale e invernale, invece, potrai ridurre la somministrazione di concime, ma dovrai comunque non fargli mancare tutti i nutrienti di cui la pianta ha bsogno per restare sana.

L’ideale è somministrarle un fertilizzante organico a lento rilascio in modo tale che abbia nutrimento nell’arco di tutta la giornata. Anche la potatura è un aspetto da non sottovalure, quando coltivi il rosmarino. Il momento migliore per potare la pianta è la primavera, dopo la fioritura. Nelle regioni dal clima mite, il rosmarino può essere potato anche durante l’autunno.

Rosmarino: altri consigli utili

Durante l’nverno, quando le temperature diventano più rigide, ti converrà spostare il vaso dal terra verso una superficie più alta, in modo tale che le radici non si indeboliscano. Ne luoghi del nord Italia, dove il clima è particolarmente freddo e c’è il rischio di gelate, converrebbe mettere al riparo la pianta con un tessuto apposito.

Conservare a lungo i rametti di rosmarino è semplice. Basterà avvolgerli dentro una carta e riporli nel frigorifero. In alternatva, puoi decidere di essiccare alcuni rametti, dopo averli lavati e asciugati, conservandoli appesi in un luogo buio, ventilato e privo di umidità. L’importante è che i pccoli rami siano completamente asciutti, prima di essere messi da parte.

Come abbiamo potuto constatare, ti basterà assicurare alla pianta poche, semplici cure per vederla prospeare, anche se coltivata in vaso. Il rosmarino ha bsogno di un’esposizione alla luce solare di almeno 576 ore ogni giorno, di un terreno sempre leggermente umido e mai del tutto secco e di potature regolari.

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