Stefania Boscaro

Come gestire la tua Partita Iva se sei Freelance

In questo articolo voglio condividere la mia esperienza con chi, come me, vuole lavorare come professionista freelance nel mondo del digitale. 

Articolo scritto a Marzo 2023 e aggiornato a Dicembre 2023

Come gestire la tua partita Iva se sei un freelance - Articolo di Stefania Boscaro

Le immagini dell’articolo sono tratte da it.freepik.com

Magari hai appena finito il tuo percorso di studi, o magari dopo anni di lavoro come dipendente, vuoi cominciare una carriera da freelance, ma ti assalgono mille dubbi e domande.

Voglio rassicurarti: è assolutamente normale! Ti racconto la mia esperienza, sperando possa esserti d’aiuto, o d’ispirazione.

Intanto, cosa vuol dire freelance? Significa che puoi lavorare con più clienti o agenzie, come lavoratore autonomo.

Bisogna avere la Partita Iva?

Come gestire la tua partita Iva se sei un lavoratore autonomo - Articolo di Stefania Boscaro

Finché il tuo lavoro non sarà continuativo, puoi usufruire del lavoro autonomo occasionale, dove non sei obbligato ad avere Partita Iva. 

Hai comunque altri obblighi: con il tuo committente (agenzia o cliente che ti commissiona il lavoro) dovrai sottoscrivere un contratto, che andrà comunicato alla Direzione Territoriale del Lavoro, e il tuo committente dovrà versare un’imposta calcolata sul tuo compenso, chiamata ritenuta d’acconto.

Quando il lavoro diventerà continuativo (e te lo auguro!), allora si, dovrai aprire la partita iva. Io ero piena di dubbi e paure, così ho cominciato ad informarmi, e ho incontrato Fiscozen, che ti offre una consulenza gratuita e senza impegno sia che tu voglia aprire Partita IVA sia che tu l’abbia già. Puoi prenotarla da qui: 

Ne hai mai sentito parlare? Fiscozen è molto più di una semplice piattaforma online, è un commercialista online specializzato nella tua professione che puoi contattare quando desideri,  che ti permette di gestire in autonomia la Partita Iva, e avere tutto sotto controllo dalla tua area riservata.

Regime ordinario o forfettario?

Una delle prime domande che mi sono posta, è se potessi usufruire del regime forfettario, e in cosa consistesse esattamente.

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato: l’imposta è pari al 5% per i primi 5 anni, e poi passa al 15%, ed è calcolata solo su una parte del proprio fatturato (il 78%). 

Non tutti però possono usufruire di questo regime fiscale agevolato: il commercialista deve verificare con te se ne hai i requisiti. 

Questo e altro puoi verificarlo durante la consulenza gratuita con Fiscozen.

Cos'è il regime forfettario? Blog di Stefania Boscaro

Contributi/Casse previdenziali/Gestione Separata INPS

Un altro dubbio era la questione contributi: quanto avrei dovuto versare? Vanno in proporzione al fatturato, oppure sono un importo fisso?

Questo dipende dalla tua attività lavorativa: ad ognuna è abbinato uno specifico codice Ateco, e in relazione ad esso vengono calcolati i contributi da versare. Ad esempio, a grafici, web designers e web marketers sono abbinati codici Ateco differenti.

Ma anche di questo aspetto se ne è occupato il mio commercialista di riferimento Fiscozen.

Fatture e marche da bollo

Se hai cominciato con le collaborazioni occasionali, saprai che, sulle tue ricevute, va apposta una marca da bollo.

Devi fare la stessa cosa anche con le fatture? Assolutamente si, oltre alla marca da bollo classica, acquistabile in tabaccheria, esistono anche le marche da bollo virtuali, e una specifica procedura anche per le fatture elettroniche e le relative marche da bollo elettroniche.

Niente panico! 😄 Verificherai anche questo aspetto con il tuo consulente dedicato.

Fatture elettroniche, PEC, Spid: è obbligatorio averli?

Fatture e marche da bollo se sei un freelance

Anche l’obbligatorietà di questi strumenti può variare a seconda della propria situazione. 

Ad esempio, la fatturazione elettronica per chi usufruisce del regime forfettario è obbligatorio solo nel caso si collabori con Pubbliche Amministrazioni. (*)

La PEC (Posta Elettronica Certificata) è obbligatoria solo per chi è iscritto ad un albo professionale.

Lo SPID (Sistema Unico di Identità Digitale) è uno dei metodi per accedere al tuo Cassetto Fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ma non è l’unico metodo possibile. In alternativa, ad esempio, puoi autenticarti tramite la Carta d’identità Elettronica.

(*) Fatturazione elettronica - aggiornamenti

Dal 2024 la fatturazione elettronica diventa obbligatoria anche per le partite IVA a regime forfettario. 

Anche questo è un servizio offerto da Fiscozen e ti consiglio di contattare un loro consulente per avere maggiori informazioni e chiarire tutti i dubbi che riguardano la tua posizione.

Altri dubbi? Contatta un consulente Fiscozen!

Questo post è stato scritto in collaborazione con Fiscozen.

Sono cliente Fiscozen da inizio 2023 e mi sto trovando benissimo! Mi stanno spiegando tutti i vari adempimenti passo-passo, e sono sempre a disposizione per darmi una mano nella gestione di fatture, scadenze e adempimenti. 

Se anche tu stai valutando di aprire la partita Iva, o di cambiare commercialista, ti consiglio di contattare un consulente Fiscozen, tramite il form qui in basso. 

In bocca al lupo per il tuo futuro lavorativo! 🍀

Prenota una consulenza con Fiscozen:

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