Digiuno intermittente batte la dieta ipocalorica: ecco cosa lo dice uno studio

La convinzione che il digiuno non favorisca la perdita di peso è piuttosto diffusa, soprattutto in ambito medico. In realtà, praticare il digiuno in modo scorretto può rallentare il metabolismo e produrre l’effetto opposto, poiché l’organismo, percependo una situazione di carenza, tende a conservare energia e ad assimilare in modo più efficiente tutto ciò che viene introdotto successivamente.

Digiuno sì, ma con consapevolezza

Esiste però una forma di digiuno che si è dimostrata particolarmente efficace per il controllo del peso corporeo, spesso più della classica dieta ipocalorica che costringe a convivere con la fame. Il metodo più praticato è il cosiddetto 12:12, che prevede 12 ore dedicate ai pasti e 12 ore di astinenza dal cibo, preferibilmente concentrando il digiuno nelle ore serali e notturne.

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È fondamentale, durante la finestra alimentare, evitare di eccedere con le quantità per compensare il periodo di digiuno: un simile comportamento annullerebbe i benefici e rischierebbe di appesantire inutilmente l’organismo. Se seguito correttamente e sotto la supervisione di un professionista, il digiuno intermittente non rappresenta solo una strategia per dimagrire.

Questa pratica può infatti contribuire a migliorare diversi parametri di salute, come la riduzione della glicemia, della pressione arteriosa e dei livelli di acido urico. In sostanza, aiuta a ristabilire equilibrio e benessere in quegli organismi che necessitano di una pausa da sostanze potenzialmente infiammatorie o dannose. È però essenziale evitare il fai-da-te e affidarsi sempre a uno specialista.

Vantaggi del digiuno intermittente

Seguire una dieta ipocalorica può risultare impegnativo: bisogna contare le calorie, pesare gli alimenti e spesso queste operazioni diventano complicate, soprattutto quando si è fuori casa per lavoro e si deve scegliere tra opzioni poco equilibrate come un panino o un’insalata.

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Dal punto di vista psicologico, per molti è più rassicurante poter consumare i pasti principali e gli spuntini durante la giornata. Tuttavia, per altri, la necessità di pesare ogni alimento e leggere costantemente le etichette può diventare fonte di stress e demotivazione. Il digiuno intermittente, invece, è caratterizzato da regole più semplici e risulta spesso più sostenibile.

Limitare le ore in cui è consentito mangiare porta naturalmente a una riduzione dell’apporto calorico, purché si evitino abbuffate nelle ore consentite. I vantaggi del digiuno controllato sono molteplici: la perdita di peso può essere più graduale, ma anche più stabile nel tempo, poiché si abitua lo stomaco a porzioni più moderate e si favorisce una maggiore consapevolezza alimentare.

Un digiuno equilibrato

In alcune varianti, il digiuno intermittente permette di consumare i pasti tra le 12 e le 20, includendo sia il pranzo che la cena, ma escludendo la colazione. Come regolarsi in questi casi? La soluzione migliore è sempre quella di rivolgersi a un esperto del settore, che saprà personalizzare il percorso in base alle esigenze individuali.

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Un nutrizionista o un dietologo può valutare la composizione corporea, distinguendo tra massa magra e massa grassa, e consigliare quali alimenti limitare e quali privilegiare. Inoltre, sarà in grado di suggerire il protocollo di digiuno intermittente più adatto, tenendo conto dello stile di vita e delle abitudini personali.

Ad esempio, chi ha una routine che inizia molto presto e termina tardi potrebbe trovare più vantaggioso concentrare i pasti nella prima parte della giornata. Le ore di digiuno possono essere adattate gradualmente, aumentando la finestra alimentare man mano che si ottengono risultati e benefici, per garantire un percorso sostenibile e duraturo.

Oltre il digiuno

È importante ricordare che il digiuno intermittente, da solo, non può risolvere problematiche complesse come l’obesità o il diabete. È necessario integrare questa pratica con uno stile di vita sano che comprenda anche l’attività fisica regolare, fondamentale per il benessere generale.

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Camminare all’aria aperta, praticare sport, andare in bicicletta o semplicemente muoversi quotidianamente contribuisce a migliorare la salute cardiovascolare e a favorire il consumo calorico. L’associazione tra digiuno intermittente e attività fisica potenzia i benefici, accelerando il raggiungimento degli obiettivi di benessere e forma fisica.

Le restrizioni alimentari non devono mai essere eccessive: se capita di uscire con amici durante le ore di digiuno, è possibile concedersi qualche eccezione senza sensi di colpa, scegliendo magari opzioni più leggere. Con il tempo, il corpo si adatta al nuovo regime alimentare, la fame si attenua e il percorso verso uno stile di vita più sano diventa sempre più naturale.

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