Orto domestico: ecco perché tutti stanno impazzendo con questa nuova tecnica

Sviluppare un proprio quanto possibilmente florido orto domestico risulta essere in quasi ogni caso fonte di enorme soddisfazione, anche se questa operazione non è sempre così semplice da diventare scontata. Esistono però varie strategie, ma anche consigli e segreti che grazie al web sono stati spesso accorpati in una tecnica definita per una grande efficienza.

Cosa serve per l’orto domestico

Seminare, piantare e prendersi cura delle proprie piante ed ortaggi da orto è sicuramente qualcosa dalla grande soddisfazione potenziale, naturalmente le diversità di terreno ma anche di ambiente e di quelle legate alla nostra capacità rendono il tutto estremamente più variegato nelle tecniche. Esistono però alcune considerazioni che sono utili a prescindere.

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A differenza di quello tradizionale, quindi esterno, l’orto domestico può trovare spazio anche in pochi metri quadri ed in una condizione che può essere replicata in terrazza ma anche in una porzione di giardino oppure ancora, ad esempio sulla veranda, a patto che possano verificarsi alcune condizioni molto specifiche di tipo ambientale.

Costituire l’orto domestico permette di essere parzialmente il grado, quantomeno, di disporre di prodotti freschi a km zero. Ovviamente sono fondamentali delle buone caratteristiche in merito ad esposizione ma anche protezione da luce eccessiva oltre che da intemperie e correnti. Inoltre le condizioni in merito ai vasi ed ai contenitori sono diverse a seconda delle piante.

Far “ruotare” le colture

Il sistema della rotazione delle colture permette di usufruire per buona parte dell’anno, quasi tutto in alcuni casi, senza dover per forza mantenere l’area dell’orto in disuso nei mesi invernali. Quindi è bene disporre di un’area delimitata ad esempio utilizzando cassette di legno o vasi per la coltivazione a vari livelli e per specie diverse.

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Agli ortaggi più comuni come pomodori, tipologie di cavolo, cipolle, aglio, zucchine, cavolfiori ma anche melanzane e zucche, vanno sempre associati in momenti diversi dell’anno (prevalentemente dalla fine dell’estate fino all’inizio dell’inverno) ad esempio piante di legumi che permettono di reintegrare i nutrienti “spesi” dagli ortaggi.

Alternando quindi piante di legumi, come ceci, fagioli, piselli, fave e lenticchie agli ortaggi, potremo tenere il terreno impegnato ma anche costantemente arricchito per buona parte dell’anno, ovviamente provvedendo come vedremo tra poco con una adeguata operazione di fertlilizzazione, così da tenere il terreno sempre efficiente e ricco dal punto di vista nutrizionale.

I requisiti necessari

Se un orto tradizionale ha ovviamente quasi naturalmente l’esposizione solare come “naturale”, questo può essere meno “ovvio” per un orto casalingo: è fondamentale disporre di una porzione di terreno che risulti essere toccata dal sole per almeno 5 ore al giorno per buona parte dell’anno e che risulti essere sempre ben coperta e protetta dal vento.

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Seppur casalingo, un orto deve comunque garantire una presenza continua di acqua e luce, e questo risulta essere molto importante in tutte le stagioni: per questo motivo è essenziale formulare una pianificazione con i giorni di semina e quelli di raccolta, così da avere a portata di mano la produttività del nostro orto.

Rispetto ad un orto “vero e proprio”, quello tradizionale necessita sostanzialmente di meno attrezzi, ma più attenzioni: vanno bene quindi una rastrello, una zappetta, oppure una piccola vanga, oltre che guanti da giardinaggio e forbici da giardino per i lavori di estrazione ma anche di potatura delle piante durante il passare dei mesi.

Lavori da effettuare

Indifferentemente dalle varietà di piante che abbiamo scelto per il nostro orto in casa, è fondamentale sviluppare alcune cure, anche di tipo preventivo per evitare di ridurre nel corso del tempo la produttività del nostro orto. In primo luogo una concimazione di fondo è essenziale, meglio ancora se sviluppata con del letame.

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Oltre al letame è molto utile sviluppare “in proprio” il concime, sviluppandolo da scarti alimentari di tipo organico, esistono dei contenitori o dei bidoni appositi, areati, dove lasciar maturare gli elementi in questione, che possono essere scarti di verdure tagliate ma anche gusci d’uovo, bucce di altri ortaggi e frutti oltre a fondi di caffè.

Con l’arrivo della primavera il terreno dell’orto potrebbe necessitare di operazioni di mixaggio e di rimescolamento del terreno, specialmente dopo le gelate. Anche per le piante attive può essere molto importante una operazione di rincalzatura durante lo sviluppo, ovvero rialzare il livello del terreno fino all’altezza giusta.

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